Italia Sociale - Web Radio - Canale Multimediale Social - Italia Sociale - Web Radio - Canale Multimediale Social https://www.italiasociale.it Fri, 29 Mar 2024 10:20:48 +0000 Joomla! - Open Source Content Management it-it Adeguamento statuti terzo settore, definitiva la proroga https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/97-adeguamento-statuti-terzo-settore-definitiva-la-proroga https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/97-adeguamento-statuti-terzo-settore-definitiva-la-proroga Adeguamento statuti terzo settore, definitiva la proroga

Cominciamo la nostra rassegna da un articolo pubblicato sul sito cantiereterzosettore.it Con l'approvazione definitiva della conversione del decreto legge sullo stato di emergenza dello scorso 7 ottobre (dl 125), passa l’ulteriore proroga alla scadenza per l’adeguamento degli statuti con maggioranze semplificate per organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus, in base alle indicazioni della riforma del Terzo settore. Slitta tutto al 31 marzo 2021, bypassando la precedente deadline fissata al 31 ottobre 2020. Lo stesso differimento è disposto anche per le imprese sociali. L’intento è quello di allineare sempre di più la scadenza alla data di operatività del registro unico nazionale del Terzo settore, fissata per la prossima primavera.

Per tutti gli enti non profit quindi, comprese le Odv, le Aps e le Onlus, rimane comunque la possibilità di adeguare lo statuto alle indicazioni previste dal Codice del Terzo settore, con le maggioranze previste dall’assemblea straordinaria (la quale prevede solitamente quorum costitutivi aggravati rispetto a quella ordinaria).

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Thu, 26 Nov 2020 16:01:50 +0000
In arrivo un fondo straordinario per gli enti del Terzo settore https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/96-in-arrivo-un-fondo-straordinario-per-gli-enti-del-terzo-settore https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/96-in-arrivo-un-fondo-straordinario-per-gli-enti-del-terzo-settore In arrivo un fondo straordinario per gli enti del Terzo settore

Leggiamo un articolo del cantiereterzosettore.it È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge n. 149, meglio conosciuto come Ristori-bis del 9 novembre 2020 che contiene nuove misure in materia di tutela della salute e di sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Vediamo qui di seguito quali sono le principali misure in vigore dal 9 novembre 2020, di particolare interesse per gli enti non profit.

Un fondo straordinario per gli enti del Terzo settore

È stato istituito il Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore per interventi in favore delle organizzazioni di volontariato (Odv) iscritte nei registri regionali e delle province autonome, delle associazioni di promozione sociale (Aps) iscritte nei registri nazionale, regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano, nonché delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), iscritte nella relativa anagrafe.

Il fondo, che prevede una dotazione di 70 milioni di euro per il 2021, è gestito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse del fondo tra le Regioni e le Province autonome, anche al fine di assicurare l’omogenea applicazione della misura su tutto il territorio nazionale.

Una proroga ai versamenti dell’imposte sui redditi e dell’Irap

Inoltre, nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, operanti nei settori economici individuati nell’Allegato 1 al d.l. n. 137/2020, che abbiano domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (“zone rosse”) oppure esercenti l’attività di gestione di ristoranti nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (“zona arancione”), è prevista la proroga al 30 aprile 2021 del termine relativo al versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap, dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Contributi a fondo perduto per una platea più ampia

Nel Ristori bis, vengono innanzitutto apportate alcune modifiche al decreto n. 137 del 28 ottobre 2020, il Ristori (vedi l’articolo “Coronavirus, i ristori anche per il non profit”).

In quest’ultimo provvedimento, è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita Iva attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’Allegato 1. A quest’ultimo proposito, il d.l. Ristori-bis integra tale Allegato con nuovi codici Ateco inserendone alcuni nuovi, tra i quali: 85.51.00 “corsi sportivi e ricreativi”, 85.52.01 “scuole di danza” e 91.01.00 “attività di biblioteche e archivi”.

È poi riconosciuto un ulteriore contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita Iva attiva, dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’Allegato 2 al decreto e hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (le cosiddette zone rosse).

 

 

 

 

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Tue, 10 Nov 2020 16:02:52 +0000
Continua a crescere il settore non profit in Italia. I nuovi dati Istat (anno 2018) https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/95-continua-a-crescere-il-settore-non-profit-in-italia-i-nuovi-dati-istat-anno-2018 https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/95-continua-a-crescere-il-settore-non-profit-in-italia-i-nuovi-dati-istat-anno-2018 Continua a crescere il settore non profit in Italia. I nuovi dati Istat (anno 2018)

Cominciamo la nostra rassegna da un articolo pubblicato sul sito  www.istat.it L’Istat aggiorna al 2018 le informazioni sul numero di istituzioni non profit attive in Italia e sulle loro principali caratteristiche strutturali a partire dai dati del registro statistico. Nella strategia dei censimenti permanenti, avviati dall’Istat nel 2016, il registro è aggiornato annualmente attraverso l’integrazione di diverse fonti amministrative mentre ogni tre anni, l’informazione sul settore viene completata dalla rilevazione campionaria. In tal modo viene garantita sia la necessaria profondità ed articolazione del quadro informativo di carattere strutturale sia l’analisi in serie storica.

Il settore non profit si conferma in crescita

Al 31 dicembre 2018 le istituzioni non profit attive in Italia sono 359.574 e, complessivamente, impiegano 853.476 dipendenti. Il numero di istituzioni non profit aumenta con tassi di crescita medi annui sostanzialmente costanti nel tempo (intorno al 2%) mentre l’incremento dei dipendenti, pari al 3,9% tra il 2016 e il 2017, si attesta all’1,0% nel biennio 2017-2018. Rispetto al complesso delle imprese dell’industria e dei servizi, l’incidenza delle istituzioni non profit continua ad aumentare, passando dal 5,8% del 2001 all’8,2% del 2018, diversamente dal peso dei dipendenti che rimane pressoché stabile (6,9%).

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Mon, 12 Oct 2020 16:02:00 +0000
Forum Terzo Settore Sicilia: Senza fondi a rischio le nostre attività https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/94-forum-terzo-settore-sicilia-senza-fondi-a-rischio-le-nostre-attivita https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/94-forum-terzo-settore-sicilia-senza-fondi-a-rischio-le-nostre-attivita Forum Terzo Settore Sicilia: Senza fondi a rischio le nostre attività

Il Forum Terzo Settore della Sicilia ha scritto una lettera alla Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo ed al Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano per richiedere un rapido intervento per sbloccare le risorse destinate al Terzo settore, previste dall’art.72 del D.Lgs.117/2017.

A sostegno del Terzo settore siciliano sono state stanziate importanti risorse che tuttavia, ad oggi, risultano ancora in stallo. “I grandi ritardi e l’inefficienza dell’amministrazione regionale – dichiara il Portavoce regionale Pippo di Natale – lasciano presagire che solo nel 2025 riusciremo a utilizzare le risorse disponibili, quando però il Terzo settore avrà pagato un prezzo durissimo, ampliato dalle difficoltà dovute dall’emergenza Covid di questi mesi.”

Non possiamo essere considerati i ‘fattorini della solidarietà’ – prosegue il Portavoce – lusingati nelle emergenze ma ignorati quando rivendichiamo rispetto e riconoscimento. Questa miopia rischia di mettere in definitiva crisi il Terzo settore isolano e tutto ciò non è più accettabile. Ove dovesse permanere tale situazione, denunciata più volte inutilmente al Dipartimento Famiglia dell’Assessorato Lavoro della Regione Sicilia, ci troveremo a richiedere di non procedere alla ripartizione futura delle risorse destinate alla Sicilia. Crediamo più corretto che a utilizzarle siano le regioni più virtuose, che dimostrano nei fatti di valorizzare il Terzo settore dei loro territori. Cosa che la Sicilia non ha ancora ritenuto di fare.” Così Pippo di Natale.

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Wed, 07 Oct 2020 16:01:28 +0000
A rischio migliaia di minori per abbandono scolastico https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/93-a-rischio-migliaia-di-minori-per-abbandono-scolastico https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/93-a-rischio-migliaia-di-minori-per-abbandono-scolastico A rischio migliaia di minori per abbandono scolastico

L’attenzione sulle misure di sicurezza e gli aspetti tecnici-organizzativi per la riapertura degli istituti scolastici lasciano senza risposte alcune questioni urgenti: le diseguaglianze educative aggravate dall’emergenza Covid, il rafforzamento di luoghi e metodi di apprendimento innovativi, equi e inclusivi, l’attenzione per chi è rimasto escluso durante il lockdown, l’investimento sui patti educativi territoriali pre-Covid. Senza indicazioni chiare sono a rischio i diritti di migliaia di minori. Senza investimenti co-progettati a partire dai bisogni reali delle comunità educanti è alto il rischio di crescita della povertà educativa che, se sommata a un tessuto socio-economico carente, alimenta la povertà economica in una spirale negativa e senza fine.  

Se nel 2019 la dispersione in Italia riguardava il 14,5% dei giovani, quanti saranno gli studenti e le studentesse che nel 2020 lasceranno lo studio quando oltre un milione di minori – in particolare quelli in povertà assoluta, in periferie o zone isolate e degradate, o portatori di disabilità- sono stati colpiti dalla dispersione digitale, con effetti non solo sul blocco dell’apprendimento ma anche a livello psicologico e sociale? 

Le incertezze e le urgenze che gli istituti scolastici stanno con coraggio affrontando in autonomia e con personale insufficiente, mettono a rischio la continuità dei programmi realizzati insieme agli enti del terzo settore. Quei programmi per il contrasto dell’abbandono scolastico, la lotta alle discriminazioni e la violenza di genere, la promozione dell’educazione civica e la partecipazione. Percorsi che permettono alla scuola di essere un laboratorio di democrazia in cui i diritti umani non sono meramente insegnati nel curriculum, ma sono vissuti, a tutti i livelli, da parte della comunità scolastica e quella educante.  

Tali programmi sono il vero antidoto alla crescita dell’esclusione e della disuguaglianza. Un impegno che ActionAid porta avanti insieme a più di 24.000 bambini e bambine, studenti e giovani a livello nazionale ed europeo, in più di 300 istituti scolastici. Lo sforzo messo in atto dalle organizzazioni per adeguare gli interventi progettuali, supportare le famiglie e le scuole anche durante il lockdown, rischia così di essere vano. Nella lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa potrebbero essere cancellati i progressi fatti dalle comunità educanti più a rischio se non verrà garantita la possibilità di intervento e l’attenzione ai più fragili.  

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Mon, 14 Sep 2020 15:59:49 +0000
Servizio Civile. Con Dl Agosto aumento fondi ma ancora insufficienti https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/92-servizio-civile-con-dl-agosto-aumento-fondi-ma-ancora-insufficienti https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/92-servizio-civile-con-dl-agosto-aumento-fondi-ma-ancora-insufficienti Servizio Civile. Con Dl Agosto aumento fondi ma ancora insufficienti

Con il Decreto Agosto il Governo stanzia ulteriori 20 milioni per il servizio civile nel 2020, frutto dell’impegno del Ministro Spadafora. E’ una piccola buona notizia. Rispetto alla richiesta che 155 enti di servizio civile e della Rappresentanza degli operatori volontari avevano rivolto al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro Spadafora (risorse per 50.000 opportunità di servizio ogni anno) significano 40.000 posti per il 2020.

Mancano risorse per almeno altri 10.000 posti. Adesso proveremo a chiedere emendamenti nella conversione del decreto, per evitare che l’avvio della programmazione triennale coincida con tagli pesantissimi ai programmi depositati dagli enti.

Siamo consapevoli però che il vero bando di prova sarà la legge di stabilità 2021-2013. Infatti le prospettive per il 2021 e il 2022 sono drammatiche.

Ci sono risorse per 18.000 e 19.000 posti, frutto di miopia dei governi passati.

Non è un buon segno che dopo tre opportunità (SalvaItalia, Rilancio, Agosto) e 100 miliardi stanziati, per il servizio civile siano arrivati al momento solo 41 milioni.

Nonostante le tante idee e proposte, gli sforzi concreti messi in campo dalle organizzazioni e dagli operatori volontari durante la fase acuta della pandemia, il Governo non ha ancora deciso di investire sul Servizio Civile Universale.

Investimento per far vivere dodici mesi di impegno e presa di consapevolezza ai giovani, potenziamento dei servizi per i cittadini e le comunità locali, sostegno agli enti locali e al Terzo Settore per la realizzazione dei programmi presentati al 29 Maggio per 62.000 posti di impiego.

Un Servizio Civile Universale alle prese con una riforma ambiziosa, ma su punti qualificanti priva di strumenti e di risorse. Anche questo sarà un tema su cui dialogare con il Ministro Spadafora già da Settembre.

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Wed, 12 Aug 2020 16:01:49 +0000
Terzo settore, pubblicato l’avviso 2/2020 relativo al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale – PROROGATA LA SCADENZA https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/91-terzo-settore-pubblicato-l-avviso-2-2020-relativo-al-finanziamento-di-iniziative-e-progetti-di-rilevanza-nazionale-prorogata-la-scadenza https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/91-terzo-settore-pubblicato-l-avviso-2-2020-relativo-al-finanziamento-di-iniziative-e-progetti-di-rilevanza-nazionale-prorogata-la-scadenza Terzo settore, pubblicato l’avviso 2/2020 relativo al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale – PROROGATA LA SCADENZA

Cominciamo la nostra rassegna da un articolo pubblicato sul sito www.lavoro.gov.it Pubblicato il Decreto Direttoriale n. 234 del 9 luglio 2020 e l’allegato “Avviso 2/2020″, con il quale sono individuati sulla base degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività contenute nell’atto di indirizzo, D.M. 44 del 12 marzo 2020, le modalità di assegnazione ed erogazione del finanziamento, le procedure di avvio, l’attuazione, la rendicontazione degli interventi finanziati nonché i termini e le modalità di presentazione delle iniziative e dei progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del D.lgs 117/2017 e s.m.i.

Per la presentazione della domanda di finanziamento dovrà essere utilizzata, a pena di esclusione, la modulistica in allegato.

La documentazione redatta secondo le indicazioni contenute nell’Avviso 2/2020 dovrà pervenire, a pena di esclusione, all’indirizzo di posta elettronica certificata dgterzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it entro e non oltre le ore 15 dell’1 settembre 2020. dell’8 settembre 2020 , così come stabilito con Decreto direttoriale n. 272 del 5 agosto 2020.

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Sat, 08 Aug 2020 16:00:01 +0000
Contributo a fondo perduto: come ne possono usufruire gli enti non profit https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/90-contributo-a-fondo-perduto-come-ne-possono-usufruire-gli-enti-non-profit https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/90-contributo-a-fondo-perduto-come-ne-possono-usufruire-gli-enti-non-profit Contributo a fondo perduto: come ne possono usufruire gli enti non profit

Leggiamo un articolo del cantiereterzosettore.it Stanziati finora più di 2,9 miliardi di euro per la misura di sostegno prevista dal decreto Rilancio. Potranno accedere anche gli enti non commerciali, ma a determinate condizioni, ma non quelli che possiedono solo il codice fiscale. Ecco gli esempi per facilitare il calcolo e le indicazioni sulla procedura. Una delle più importanti misure disposte al fine di sostenere le attività economiche colpite dall’emergenza epidemiologica “Covid-19” è rappresentata dalla possibilità di richiedere un contributo a fondo perduto, ex art.25 del decreto legge 34 del 2020 (cosiddetto “Rilancio”), il cui testo non verrà modificato nel procedimento di conversione in legge.

L’Agenzia delle Entrate, con Circolare 15/E del 13 giugno 2020 e con il provvedimento del 10 giugno 2020 ha chiarito alcune questioni relative alla fruizione di tale contributo e alle modalità con cui richiederlo. Come sul sito istituzionale, infatti, dal 15 giugno sono più di 890 mila gli ordinativi di pagamento emessi per un importo complessivo 2,9 miliardi di euro, le somme sono accreditate direttamente sui conti correnti di imprese, commercianti e artigiani. Al 4 luglio sono 1.208.085 le istanze di contributo a fondo perduto provenienti da tutto il territorio nazionale.

Sempre sul sito dell’Agenzia è possibile consultare una sezione appositamente dedicata a tale misura di sostegno, così come scaricare e consultare la completa ed esaustiva guida operativa.

I soggetti e le condizioni per poterne usufruire

Il contributo può essere richiesto dai soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva, ad eccezione di quelli previsti dall’art.25, c.2 del Decreto “Rilancio”. Per ricevere il contributo i soggetti devono aver iniziato l’attività in data antecedente al 1° maggio 2020.

Possono richiedere il contributo anche gli enti non commerciali di cui all’art.73, c.1, lett. c) del D.P.R. 917 del 1986 (cosiddetto Tuir), che esercitano attività commerciale in via non esclusiva né prevalente, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Non lo possono quindi richiedere gli enti non commerciali in possesso del solo codice fiscale, non svolgenti alcuna attività commerciale.

Le condizioni affinché gli enti non profit possano accedere al contributo sono le stesse previste per le imprese, e cioè:

  • un volume di ricavi commerciali nel periodo di imposta precedente a quello in corso al 19 maggio 2020, data di entrata in vigore del Decreto “Rilancio” (quindi 1° gennaio 2019-31 dicembre 2019, per i soggetti il cui periodo di imposta coincide con l’anno solare) non superiore a 5 milioni di euro;
  • l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

La Circolare 15/E del 13 giugno 2020 fornisce specifici chiarimenti sulle modalità di determinazione del reddito, ai fini della determinazione della soglia di cui al precedente punto 1), oltre che in relazione al calcolo del fatturato e dei corrispettivi di cui al punto 2).

Gli enti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 e quelli con domicilio fiscale o sede operativa nel territorio di Comuni che già versavano in uno stato di emergenza al 31 gennaio 2020 (ad esempio per eventi sismici alluvionali o crolli di infrastrutture), hanno diritto al contributo anche in assenza del requisito relativo al calo del fatturato, fermo restando il limite dei 5 milioni di euro nell’esercizio precedente. Per tali soggetti, anche qualora l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2019 fosse pari a zero, spetterà comunque il contributo minimo previsto dall’art.25, c.6 del Decreto “Rilancio”, che è pari a 2.000 euro per gli enti giuridici.

La lista dei Comuni appena menzionati è contenuta nella tabella in calce alle istruzioni per la compilazione, contenuta nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate.

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Wed, 08 Jul 2020 16:01:15 +0000
superbonus presenti all’interno del Decreto Rilancio https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/89-superbonus-presenti-all-interno-del-decreto-rilancio https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/89-superbonus-presenti-all-interno-del-decreto-rilancio superbonus presenti all’interno del Decreto Rilancio

Cominciamo la nostra rassegna da un articolo pubblicato sul sito filodiritto.com, nel quale vengono approfonditi i superbonus presenti all’interno del Decreto Rilancio e rivolti alle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus), di riduzione del rischio sismico (Sismabonus) nonché di installazione di impianti solari fotovoltaici (bonus fotovoltaico).
In particolare, l’art. 119 del Decreto Rilancio ha stabilito che la detrazione  per interventi di risparmio energetico, possa essere innalzata al 110% da ripartire in 5 quote annuali di pari importo, per le spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Per lo stesso periodo di tempo l’articolo 119 ha previsto un superbonus al 110% anche nel caso di adozione di misure antisismiche effettuate su edifici ubicati in zone a rischio sismico.
Possono rientrare fra i beneficiari inclusi nell’ambito di applicazione della detrazione, anche gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

 

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Mon, 06 Jul 2020 16:02:51 +0000
Alcuni correttivi al Bando Fermenti https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/88-alcuni-correttivi-al-bando-fermenti https://www.italiasociale.it/index.php/component/k2/item/88-alcuni-correttivi-al-bando-fermenti Alcuni correttivi al Bando Fermenti

Cominciamo la nostra rassegna dal sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale, che, attraverso il Decreto n. 453 del 9 giugno scorso, ha apportato alcuni correttivi al Bando Fermenti al fine di favorire la corretta interpretazione delle disposizioni presenti al suo interno.
Con una specifica prescrizione introdotta al Bando, viene resa possibile la costituzione in ente del Terzo settore mediante l’iscrizione ad uno dei registri previsti dalla normativa di settore oppure la presentazione della domanda di iscrizione al registro prescelto in attesa del completamento della procedura di iscrizione.
Come si evince dal decreto, dunque, i Gruppi informali che partecipano all’iniziativa dovranno allegare alla documentazione già richiesta, anche la domanda di iscrizione ad uno dei registri previsti, recante l’attestazione dell’avvenuta presentazione della domanda stessa, oppure, qualora fossero già iscritti, copia dell’avvenuta registrazione.
Inoltre, il Dipartimento ha ritenuto opportuno prevedere per tutti i partecipanti la possibilità di adeguare le modalità di svolgimento delle attività progettuali nel rispetto della normativa vigente in materia di contrasto all’emergenza sanitaria nonché la rimodulazione delle macrovoci di costo indicate nel piano finanziario inizialmente presentato.
Per maggiori dettagli sulle modifiche stabilite, vi invitiamo a consultare il decreto presente nella pagina dedicata del sito ufficiale del Dipartimento per le Politiche giovanili ed il Servizio Civile universale.

 

Dallo stesso Dipartimento arriva anche un’altra notizia, ovvero l’avvio del procedimento relativo alla valutazione dei programmi d’intervento di servizio civile universale presentati entro il 29 maggio scorso.
Tale procedimento, nel rispetto dei termini previsti, dovrà concludersi entro il 25 novembre 2020 ed interessa un ampio numero di progetti presentati da enti di volontariato e del Terzo Settore.

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tatisabella85@gmail.com (Roberta) Rassegna Stampa Web Radio Mon, 22 Jun 2020 15:58:41 +0000