Da lunedì 15 giugno sarà possibile inoltrare le domande per la richiesta del contributo a fondo perduto per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche.
Le domande di accesso alla misura dovranno essere effettuate attraverso apposita piattaforma web il cui indirizzo sarà pubblicato sul sito dell’Ufficio per lo sport a partire dalla stessa data.
Saranno disponibili due finestre temporali per presentare l’istanza e richiedere il contributo.
La prima finestra, attiva dalle ore 12:00 del 15 giugno sino al 21 giugno, è riservata alle ASD e SSD che conducono in locazione un impianto sportivo (pubblico o privato) mediante contratto regolarmente registrato presso Agenzia delle Entrate.
La seconda finestra, invece, verrà aperta dalle ore dalle ore 12:00 del 22 giugno e terminerà il 28 giugno, dando così modo di richiedere il contributo alle ASD e alle SSD non titolari di contratto di locazione. Per conoscere nel dettaglio i requisiti necessari e i documenti da allegare alle domande, vi invitiamo a prendere visione dell’apposito decreto consultabile sul sito dell’Ufficio per lo Sport.
Linee guida per gli allenamenti degli sport di squadra e delle attività sportiva di base
Di Roberto Maggio 25, 2020Cominciamo la rassegna di oggi dal sito dell’Ufficio per lo Sport, in cui sono state pubblicate le linee guida per gli allenamenti degli sport di squadra e dell’attività sportiva di base. I documenti in questione forniscono le indicazioni necessarie per la ripresa dell’attività sportiva in sicurezza, così come le linee di indirizzo formulate nell’ambito della conferenza stato regioni forniscono tutti gli accorgimenti da rispettare nei luoghi come palestre e piscine.
In particolar modo, gli enti locali e i soggetti pubblici e privati titolari di palestre, devono:
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da adottare;
– Redigere un programma di attività pianificato;
– Prevedere la possibilità di rilevare la temperatura corporea;
– Organizzare gli spazi negli spogliatoi e nelle docce in modo da assicurare distanze di almeno 1 metro;
– Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine;
– Dotare l’impianto di dispenser per l’igiene delle mani;
– Assicurare la disinfezione degli attrezzi dopo ogni utilizzo;
– Verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e garantire dunque un adeguato ricambio di aria;
– Non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
– Allo stesso modo, le piscine pubbliche, finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo, devono:
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione;
– Vietare l’accesso del pubblico alle tribune;
– Redigere un programma di attività pianificato;
– Organizzare gli spazi negli spogliatoi e nelle docce in modo da assicurare distanze di almeno 1 metro;
– Dotare l’impianto di dispositivi per l’igiene delle mani, prevedendo l’obbligo per i visitatori di usufruire del dispenser già all’entrata;
– Far effettuare, in apposito laboratorio e con cadenza mensile, analisi specifiche di conferma dell’idoneità dell’acqua alla balneazione;
– Mantenere una frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, degli spogliatoi e delle docce;
– Ed infine, Disinfettare gli attrezzi dopo ciascun utilizzo.
Cominciamo la rassegna di oggi con gli aggiornamenti che interessano il mondo sportivo. Come riportato da ansa.it, Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport, ha comunicato che sono in fase di preparazione, grazie al lavoro del comitato tecnico scientifico, le linee guida per poter aprire le palestre ed i vari centri sportivi. Secondo quanto affermato dal Ministro, la speranza è quella di permettere le riaperture con il DPCM che disciplinerà il periodo dal 18 maggio a seguire.
Il ministro ha comunque ribadito che le riaperture saranno subordinate all’andamento della situazione dopo il 4 maggio, data dalla quale sarà consentito fare attività sportiva nei parchi e nei luoghi che i sindaci riterranno opportuno riaprire, a condizione ovviamente che venga rispettata la distanza di sicurezza.
Continuiamo con alcune informazioni riguardanti il Bando Fermenti, iniziativa di cui più volte vi abbiamo parlato e utile a favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita economica, sociale e culturale del Paese. Per fare ciò, il bando si proponeva di finanziare progetti creati e costituiti da gruppi di giovani in modo da permettere loro di realizzare un’idea utile ad affrontare una delle sfide sociali proposte.
Come riportato sul sito del dipartimento per le politiche giovanili ed il servizio civile universale, a causa della situazione di emergenza in corso, tutti i termini del Bando relativi alle proposte progettuali ritenute idonee allo sviluppo sono prorogati al 4 luglio 2020. Inoltre, il Dipartimento comunica che eventuali chiarimenti e indicazioni sulla predisposizione dei progetti esecutivi scelti saranno forniti attraverso seminari on line e webinar inerenti a specifiche aree tematiche di interesse, che prevedono anche sessioni dedicate alle domande dei partecipanti. Invitiamo chiunque sia interessato a restare aggiornato visitando il sito ufficiale del bando, fermenti.gov.it
Iniziamo la nostra rassegna con nuovi importanti aggiornamenti per il settore sportivo. Dal suo sito ufficiale, infatti, il CONI comunica di essere stato incaricato dal Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, di inviare un questionario a Federazioni Sportive Nazionali, e agli Enti di Promozione Sportiva al fine di raccogliere elementi di valutazione, istanze e esigenze di ciascun organismo sportivo riconosciuto, in modo da produrre un documento di sintesi che sarà poi messo a disposizione del Ministro e sarà utile a valutare gli eventuali rischi derivati dalla riapertura delle attività sportive.
In data 18 aprile è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto recante la modulistica da adottare per la redazione del bilancio degli enti del Terzo settore. Come disciplinato dal Codice del terzo settore, infatti, gli ETS hanno l’obbligo di redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale, con l’indicazione dei proventi e degli oneri dell’ente, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e gestionale dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie. Riassumendo, gli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate non inferiori a 220 mila euro devono redigere un bilancio di esercizio formato da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione. Invece, gli enti che si trovano al di sotto dei 220 mila euro possono predisporre un bilancio in forma di rendiconto per cassa.
Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre al decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si possono trovare i modelli che dovranno essere utilizzati ai fini della redazione del bilancio di esercizio, ovvero:
– il modello A per lo stato patrimoniale,
– il modello B per il rendiconto gestionale,
– il modello C per la relazione di missione,
– il modello D per il rendiconto di cassa.
E sempre dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si trova il recente decreto ministeriale n. 44, contenente l’atto di indirizzo 2020 per iniziative e progetti promossi dal Terzo Settore. Nel documento vengono ricordate le caratteristiche su cui si fonda il settore e vengono riportate alcune tabelle con i dati di riferimento sulle istituzioni non profit italiane, la loro forma giuridica, gli ambiti di svolgimento delle attività, nonché sui dipendenti ed i volontari che ne fanno parte.
Infine, vi segnaliamo un articolo a cura di Matteo Pozzi, avvocato facente parte della rete dei professionisti del terzo settore e dello sport che tratta di alcune questioni connesse alle iniziative di attività sportiva a “distanza” promosse in questo particolare periodo da molte associazioni e società sportive dilettantistiche. Fra le questioni messe in luce dall’avvocato Pozzi, le responsabilità nell’eventualità di eventi lesivi occorsi agli atleti o partecipanti dei corsi a distanza, la possibilità che in questi casi operi la copertura assicurativa prevista dal tesseramento e ancora la normativa sulla privacy. Vi invitiamo dunque a visitare il sito professionistiterzosettore.com, per approfondire gli argomenti citati.