Cominciamo la nostra rassegna da un articolo pubblicato sul sito cantiereterzosettore.it Molte scuole di musica sono attualmente costituite in forma di “associazione di natura culturale”, in quanto tale e in quanto in possesso dei requisiti di democraticità, assenza di scopo di lucro e trasparenza gestionale nonché nella misura in cui si qualificano come “ente non commerciale”, sono ammesse a quelle agevolazioni fiscali che consentono di non assoggettare a Iva la quota di iscrizione – ad esempio – al corso di sassofono versata dal socio e di non versare su quel corrispettivo le imposte dirette.
Per l’associazione senza scopo di lucro che apre la partita Iva è prevista inoltre la possibilità di ricorrere al regime fiscale semplificato e agevolato di cui alla legge 398/1991, sempreché gli introiti commerciali non superino i 400.000 euro.
Questa situazione cambierà a breve (verosimilmente nel 2022) con l’entrata in vigore del “pacchetto fiscale” previsto dal codice del Terzo settore che attende l’assenso della Commissione europea.